Il 4 novembre 2023 a Villar Perosa
Come ogni anno ricorre il 4 novembre e con esso i festeggiamenti per la vittoria e la fine della 1° Guerra Mondiale.
Ormai sono passati 105 anni e tanta gente, secondo noi, dimostra un senso di patria sempre più flebile, non importa di ricordare quei fatti eroici che hanno costruito l’Italia, lo vediamo anche nella vita odierna, interessa di più se ha vinto la squadra del cuore che l’interesse per il Paese. Non vogliamo sembrare paternalisti o criticoni, semplicemente esprimere uno stato d’animo ed una visione del mondo. Essere Alpini vuol dire pensare diversamente e vedere le cose diversamente, poi anche noi passiamo le domeniche al campo di calcio…. Provare per credere.
Ricordiamo anche che il 4 Novembre è la Festa delle Forze Armate ed il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà a Cagliari dove deporrà una corona al Sacrario dove vi sono i caduti per la Patria.
Comunque noi ricorderemo questo evento semplicemente con l’alzabandiera e un breve discorso presso piazza Centenario, ma anticiperemo l’ora date le condizioni di luce alle ore 16.30.
Il messaggio del Presidente Favero
Per sostenere questo momento, il Presidente Favero, ha inviato un messaggio di augurio a tutti gli alpini, scegliendo di festeggiare il 3 novembre alle ore 19, al posto del 4 per lasciare i festeggiamenti dei rispettivi comuni che saranno, per la maggior parte, il 5 novembre.
Cari Alpini,
oggi, centocinque anni dopo la fine del Primo Conflitto Mondiale, ci ritroviamo davanti ai
Monumenti che ricordano i nostri Caduti e la nostra storia, celebrando così all’unisono
ovunque ci sia un Gruppo alpino la ricorrenza del IV Novembre.
In un momento di gravissime tensioni internazionali, che mettono a serio rischio la pace
mondiale, questo appuntamento si carica se possibile ancor più di significati.
È infatti la Giornata delle Forze armate e dell’Unità nazionale, giornata in cui ribadiamo con
forza il nostro attaccamento ai valori di spirito di sacrificio, servizio, solidarietà e amore per
la pace che, nel nome della Patria, hanno fatto e fanno grande la nostra Associazione.
Abbiamo in questi anni recenti festeggiato traguardi importanti, come il 150° di fondazione
del Corpo degli Alpini e il secolo di vita dell’Ana. E abbiamo superato gravissime difficoltà,
come la pandemia di Covid19, che ha portato avanti tantissimi dei nostri vèci e durante la
quale, però, non abbiamo esitato ancora una volta a rispondere “presente”. E da poco,
presente il Capo dello Stato, abbiamo ricordato il 70° anniversario della tragedia del Vajont in
cui furono centinaia di ventenni alpini di leva i primi ad accorrere sul luogo della
devastazione.
Ma l’umanità sembra non voler imparare mai dalla storia e ci ripropone ogni giorno eventi
che vanno contro ogni logica di convivenza fraterna e civile.
Proprio per questo è importante che noi continuiamo ad impegnarci sulla via tracciata dai
nostri padri, nel ricordo di quanti sono Caduti per offrire a noi un futuro migliore; e
soprattutto non demordiamo nel voler trasmettere in primo luogo ai più giovani i valori che
hanno sin qui retto il nostro operare.
Viva l’Italia e viva gli Alpini