Gita ai 13 LAGHI
Apriamo il nuovo anno con una nuova serie di articoli: quello dei pensieri e ricordi. Vi pubblicheremo quello che ci manderete, ovvero pensieri riguardanti la storia, gite che avete fatto inerenti le nostre valli, o più semplicemente quello che vorrete. Abbiamo scelto questo modo per raccontarvi chi siamo e per farvi sentire più vicini a noi in questo periodo di Pandemia dove non esistono più gli abbracci ed i sorrisi. Se volete potrete inviarci i Vostri pensieri alla nostra mail e sarà nostra cura pubblicarli e citarvi. Ringraziamo tutti voi per quel che ci invierete.
Il primo articolo proviene da un nostro amico che abita a Villar Perosa, ma è iscritto al Gruppo Torino-Sassi, Duccio Longo che scrive regolarmente per il giornale sezionale di Torino.
Saluti a tutti. Sono Duccio Longo, socio del Gruppo Alpini To-Sassi. Volevo rendervi partecipi di una mia escursione fatta giovedì 16 luglio sopra Prali, sull’altopiano dei 13 laghi. Un paradiso per gli amanti del trekking e distante pochi chilometri per chi abita a Torino. L’anello che ho fatto giovedì, è una delle più belle escursioni che si possano fare in montagna in un luogo pittoresco quale è la Val Germanasca. Percorrendo mulattiere militari, a tratti ancora ben conservate, i tratti in piano si alternano a tratti dove si sale e si scende, si guadagnano colli e si superano barriere rocciose, raggiungendo facili cime, ammirando così le montagne che cingono la conca di Prali. Da Prali che si trova ad un’altezza di 1490 mt si sale a 2232 mt con la seggiovia. Si può anche partire a piedi da Prali, ma bisogna farsi prima altre ore di cammino e dislivello per raggiungere la quota e la partenza del tracciato ad anello consigliato. Arrivati all’ultima stazione di seggiovia, (sono due tratti), ci si ritrova ad un’altezza compresa tra i 2300 e i 2550 metri. La valle è attraversata dal Rio Tredici Laghi che confluisce nel torrente Germanasca. I laghi che si incontrano durante il percorso hanno molteplici nomi. Lago Nero, Lago Bianco, Lago del Drajo, Lago dell’Uomo, i Laghi Gemelli, il Lago Primo, il Lago Lungo, il Lago Ramella, detto anche Lago dei Cannoni, i Laghi Verdi e il Lago della Noce, il tredicesimo è oramai interrato e non più visibile il Lago della Carota. Camminando si trovano testimonianze storiche, ci sono i Ricoveri Perrucchetti costruiti tra l’800 e il 900, che servirono da appoggio logistico alle guardie che controllavano il Colle D’Abriès, questi ricoveri vennero dedicati al fondatore del corpo degli Alpini, diverse piccole caserme abbandonate, vie militari e sentieri che risalgono i pendii circostanti. Al lago Ramella a 2586 mt si trovano due affusti di cannone, fabbricati nel 1916 dall’Ansaldo, resti di quattro utilizzati nel giugno del 1940 dalla 149° batteria di artiglieria della Guardia alla Frontiera nel corso della battaglia delle Alpi Occidentali. Avviso subito che il percorso è per chi ama le lunghe passeggiate in montagna.
Vi sono diversi sentieri per esplorare l’area, io ho fatto l’anello A. I percorsi sono ben segnalati su pietre e massi, consiglio vivissimo, studiare molto bene il tempo prima. (si sa che può cambiare da un momento all’altro), ma io mi riferisco alla nebbia che sale da sotto, dopo se non si è provvisti di Gps, diventa difficile avere punti di riferimento immersi nella nebbia. Cosa dirvi altro, è stata una bella scarpinata che ho fatto durare dalle 10 alle 15,30. Si raccomanda un bel po’ di allenamento nel camminare e fiato, controllarsi la pressione ed essere equipaggiati come tutti sapete fare. In qualche tratto si passa su pietraie, sono passato in un punto dove c’erano anche corde tese per tenersi nel salire e spuntare in cresta, ho trovato ancora un fronte di neve in un vallone che ho dovuto aggirare, fa tutto parte del divertimento per chi ha voglia di faticare un po’! Vi ringrazio per la vostra attenzione e se avete voglia di scarpinare, questo giro ve lo consiglio caldamente. Vi allego qualche foto di quelle fatte durante l’escursione in compagnia di un mio amico e valligiano.
Duccio Longo – Gr. To Sassi